C’è posto anche per te
Miei carissimi, sono davvero felice di incontrarvi anche attraverso questo nuovo mezzo di comunicazione che ho tanto desiderato.
Il tema di questo primo numero del giornalino parrocchiale è la Missione. Papa Francesco sostiene che la missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. Nel comando di Gesù: “andate”, sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evangelizzatrice della Chiesa. In essa, tutti sono chiamati ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita: in modo speciale ai consacrati è chiesto di ascoltare la voce dello Spirito, che li chiama ad andare verso le grandi periferie della missione, tra le genti a cui non è ancora arrivato il Vangelo.
Osservate questa bella assonanza: messa e missione hanno la stessa radice etimologica, derivando entrambe dal latino missio: mandato. La missione indica l’atto del mandare. La messa é il prodotto della missione, ciò che è mandato. La missione di Gesù, cioè il motivo per cui il Padre invia il suo Figlio nel mondo, è rendere l’umanità partecipe della messa e della comunione con Lui. Ecco perché diciamo che andiamo a comunicarci, quando vogliamo accostarci all’Eucarestia per entrare in questo rapporto speciale dove Dio si comunica e noi ci comunichiamo a Lui. E quando ci chiede di “fare questo in memoria di” Lui, ci sta solo chiedendo di comunicarlo agli altri.
Il nostro giornale nasce da questo Spirito, che è spirito di missione, cioè di comunione con Dio. Vogliamo raccontarvi tutto ciò che avviene nella nostra Comunità per rendervi partecipi della grazia di Dio, che è multiforme e imprevedibile. E per farlo, abbiamo dato voce a tutte le realtà della parrocchia, perché ognuno, leggendo, possa trovare il suo posto e sentirsi a casa.
Per questo, il tema dell’anno pastorale che abbiamo scelto è: “C’e posto anche per te”. Non ci importa cosa fai, perché sappiamo già chi sei: FIGLIO AMATISSIMO DI DIO. Benvenuto a casa!
Il tema di questo primo numero del giornalino parrocchiale è la Missione. Papa Francesco sostiene che la missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. Nel comando di Gesù: “andate”, sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evangelizzatrice della Chiesa. In essa, tutti sono chiamati ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita: in modo speciale ai consacrati è chiesto di ascoltare la voce dello Spirito, che li chiama ad andare verso le grandi periferie della missione, tra le genti a cui non è ancora arrivato il Vangelo.
Osservate questa bella assonanza: messa e missione hanno la stessa radice etimologica, derivando entrambe dal latino missio: mandato. La missione indica l’atto del mandare. La messa é il prodotto della missione, ciò che è mandato. La missione di Gesù, cioè il motivo per cui il Padre invia il suo Figlio nel mondo, è rendere l’umanità partecipe della messa e della comunione con Lui. Ecco perché diciamo che andiamo a comunicarci, quando vogliamo accostarci all’Eucarestia per entrare in questo rapporto speciale dove Dio si comunica e noi ci comunichiamo a Lui. E quando ci chiede di “fare questo in memoria di” Lui, ci sta solo chiedendo di comunicarlo agli altri.
Il nostro giornale nasce da questo Spirito, che è spirito di missione, cioè di comunione con Dio. Vogliamo raccontarvi tutto ciò che avviene nella nostra Comunità per rendervi partecipi della grazia di Dio, che è multiforme e imprevedibile. E per farlo, abbiamo dato voce a tutte le realtà della parrocchia, perché ognuno, leggendo, possa trovare il suo posto e sentirsi a casa.
Per questo, il tema dell’anno pastorale che abbiamo scelto è: “C’e posto anche per te”. Non ci importa cosa fai, perché sappiamo già chi sei: FIGLIO AMATISSIMO DI DIO. Benvenuto a casa!
il Parroco don Domenico D'Alia